12.11.06

sulle spese della politica




IL POTERE INCONTROLLATO
ovvero
I BILANCI DELLE CAMERE

Attualmente il controllo amministrativo della spesa delle due camere è posto nelle mani del parlamento stesso , che nomina in seno, i cosiddetti “questori” tra i parlamentari.
La normativa vigente non è assolutamente garante di trasparenza, stante che il controllore di se stesso non è mai il miglior controllo auspicabile.
Se a ciò aggiungiamo che esistono già nell’ambito governativo, enti preposti al controllo (corte dei conti ad esempio), non si farebbe altro che rendere più organico e puntuale una tipologia di controllo che oggi esula dagli enti preposti stessi.
Ora, se analizziamo i bilanci delle camere degli ultimi anni, ci accorgiamo di una vera e propria ESCALATION della spesa.
Basta leggere li bilancio consuntivo 2005 e preventivo 2006,
O in alternativa, leggere gli articoli sui vari quotidiani dei giorni scorsi……..
Le percentuali d’aumento della spesa dei due rami del parlamento, fanno pensare.
Ora, e ancor più evidente che ci troviamo di fronte ad un utilizzo del denaro pubblico abbastanza allegro.Dai prospetti esistenti sul sito della camera, ad esempio, la spesa per i parlamentari è
2005 =92.200.000,
2006=92.220.000,
2007=96.065.000,
2008=99.535.000, c
on un incrementi, rispetto al 2005, di
2006 =0%,
2007=4,192%,
2008=7,956%.
E queste variazioni sono controllate dalla camera stessa……
Il ministero del tesoro, si limita a prendere atto dei fabbisogni dei rami del parlamento e predispone la cifra nel bilancio globale di spesa (che poi entra in finanziaria).
Ma………….. E I CONTROLLI.???????........... tranquilli,lo ha già fatto la camera, nella persona dei questori……….. (parlamentari eletti dai parlamentari stessi).
Va da sé che un simile andazzo è insostenibile……..va cambiato……. Va modificata la norma attuale e ripristinato un minimo di controllo esterno.
E ipotizziamo come possa essere fatto…
L’attuale controllo dei bilanci di camera e senato, effettuato e gestito dai questori delle rispettive camere passa sotto il controllo della CORTE DEI CONTI.
Ai questori restano tutte le altre prerogative indicate nei regolamenti delle camere.
Il bilancio consuntivo e quello preventivo sono redatti per sia per competenza che per cassa.
La corte dei conti, in collaborazione con il dipartimento della Funzione Pubblica, redige :
Il bilancio consuntivo
Il cash-flow
la relazione tecnica del bilancio consuntivo
l’analisi di bilancio dettagliata per ogni voce di spesa
il piano consuntivo degli investimenti conclusi e in corso d’opera
Gli eventuali residui di entrate non utilizzati nell’anno corrente, riferito alle spese correnti e non agli investimenti programmati e non ancora effettuati, non possono essere oggetto di accantonamento patrimoniale, ma vanno a fare corpo complessivo con le entrate per l’anno successivo. (questo vuole dire che = se l’anno 2006 aveva entrate correnti pari a 1000, e la spesa per competenza è stata di 900; l’anno 2007, se la spesa preventivata è 1200, il Ministero del Tesoro, contribuirà solo per 1100)
La corte dei conti, in collaborazione con il dipartimento della Funzione Pubblica, redige anche:
Il bilancio preventivo utilizzando la stessa forma del bilancio consuntivo
Il cash-flow
la relazione tecnica del bilancio preventivo
l’analisi di previsione dettagliata per ogni voce di spesa
il piano degli investimenti con proiezione decennale, evidenziando l’impatto economico sul bilancio preventivo.
La corte dei conti, in collaborazione con il dipartimento della Funzione Pubblica, raccoglie le varie richieste per l’anno a seguire e, seguendo gli indirizzi politici, economici e di disponibilità del governo, inserisce nel bilancio preventivo solo quelli che corrispondono ai predetti indirizzi.
Tutti i documenti di cui ai punti 2 – 3 – 4 sono pubblicati nel sito del dipartimento della Funzione Pubblica, sia suddivisi per anni, che in prospetto progressivo degli ultimi 5 anni più il preventivo dell’anno successivo e la proiezione poliennale.

Sarà sempre il ministero del tesoro a convogliare le richieste delle camere per il loro sostentamento economico, ma il controllo è dato ad un ente specifico e non all’interno di chi produce la spesa.

Questa è una piccola modifica alla gestione amministrativa del bilancio dei due rami del parlamento, che ancora non tocca la formazione delle singole spese e la loro autorizzazione, ma solo il controllo.
Per questo argomento sarebbe interessante aprire un dibattito e/o un sondaggio.


I dati di bilancio sono estrapolati dal sito: http://www.camera.it/

1 commento:

Anonimo ha detto...

iniziamo a creare una vera Repubblica (soprattutto senza sprechi) e mandare tutti i politici

a casa.
http://nuovarepubblica.virtuale.org/