31.10.13

CHI È IL MARCHESE DEL GRILLO?


 

La domanda può sembrare provocatoria (ed in effetti LO VUOLE ESSERE....)

Una tra i più celebri passaggi del film di Monicelli è sicuramente quello dove il protagonista, con fare sbeffeggiante, dice a colori che vengono fermati dalle guardie (che hanno escluso dal fermo il marchese stesso) " IO SO IO ......................."
E si perché a questo punto anch'io ho delle considerazioni da fare sulla nomina della nuova Segreteria Provinciale di Oristano e sulla nomina del consiglio congressuale provinciale.
A norma di regolamento la Segreteria Provinciale deve essere posta al vaglio della Direzione Provinciale, che la approva, questo è quanto detta lo   Statuto Regionale della Sardegna, art. 16.
La stessa cosa è da dire per la nomina della Commissione Congressuale Provinciale che, a norma del  Regolamento congressuale, art. 2 - comma 4,    che prevede addirittura la maggioranza dei 2-3 dei votanti!
E invece cos'è accaduto ? Qualcuno è sceso dal 1° piano, e ha letto ai presenti e foglietti!
Già concordati ...... (da chi poi?) e presentati come già discussi!
Ma venerdì 25 ottobre, chi era presente in Via Canepa, ha visto POCHI INTIMI al piano terra, al momento della convocazione, così pochi da poter affermare che non c'erano i numeri per avallare una nuova Segreteria!!!!!
E neppure la Commissione Congressuale!!!!!!
Eppure erano presenti componenti la direzione che il venerdì precedente avevano, di fatto, chiesto che simili (ed altre) decisioni, ABBISOGNAVANO del numero legale previsto dallo Statuto.
Perché non hanno, così puntualmente come il venerdì precedente, sollevato la questione del numero legale?
Non serviva? Andava bene così?,  Che si fotta lo Statuto?, oppure chi impone il rispetto del numero legale, lo chiede solo per gli altri e non quando è presente un proprio interesse?
 (e qui viene utile il " IO SO IO E VOI ............ ")

Siamo al punto che i Regolamenti e lo Statuto:
·         vengono usati come clava per scardinare posizioni che non piacciono.

·         Dimenticati quando, all'occorrenza, si ottiene ciò che aggrada.

Io lo trovo scandaloso.
Oppure è pensiero diffuso l'accettare tutto ciò che accade, magari facendo spallucce, come se fosse si sbagliato, ma con in fondo un moto di rassegnazione, tipo "CHE CI POSSIAMO FARE?"

Perché così si da valore a chi pensa che sia lo Statuto, sia i Regolamenti, trovano applicazione soltanto in presenza dei propri interessi.
E qui viene utile ancora il ......................................

E tanti saluti alla partecipazione democratica!
f.to Dima
(un presente alla Direzione, non componente della Direzione)

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