5.5.13

IL 2 MAGGIO A ORISTANO (ovvero) UNA ANALSI DI POCHI “INTIMI”

È quantomeno sconcertante che una chiamata della direzione provinciale per riflettere PRIMA di una direzione regionale, onde poter portare il senso di disagio attuale della base, trovi una sala quasi deserta.
Mi riferisco chiaramente all’Assemblea Provinciale del PD di giovedì 2 Maggio a Oristano, che voleva discutere della situazione politica attuale.
Eppure l’argomento era fortemente allettante!
Ma su 114 componenti tra direzione provinciale,
segreteria, assemblea, eravamo presenti in non più di 20 (4 gatti insomma....).
Beh, le considerazioni che si possono fare (aldilà di ogni benevola giustificazione per la data inconsueta) è che ai più:
1.                    L’attuale PD nazionale è talmente lontano dalle linee politiche prefissate, che sarebbe inutile qualunque tipo di dibattito.
2.                    la situazione politica attuale del PD va bene così, e non la vuole discutere con chicchessia.
Ma torniamo all’ordine del giorno del 2 maggio.
Ciò che è accaduto, dalle primarie in poi, richiede una riflessione critica.
Non dobbiamo, né possiamo, né vogliamo accettare quanto è accaduto, così come fatti che appartengono ormai al passato.
Né accettare tutte le giustificazioni sentite, vorrebbe dire che, come i tifosi di calcio, il padrone della squadra fa e disfa, mentre la tifoseria serve solo per fare da claque e per l'abbonamento (ovvero il tesseramento).
Insomma dei porta vessilli che servono solo a dire Si!!!
Io non voglio essere questo, voglio spiegazioni plausibili e chiare; e spiegazioni plausibili e chiare non ne ho sentite! Voglio conoscere i motivi veri, non quelli che mi si vuole propinare a posteriori!
Non posso essere d’accordo con chi vuole portarmi sulla strada dell “ORMAI È ACCADUTO …… GUARDIAMO AVANTI”
No, per meglio centrare un obiettivo futuro, l’analisi del passato È IMPERATIVA (specialmente in questi casi).
Né posso essere d’accordo con chi vuole nascondere la testa sotto la sabbia, non accettando l’idea che il malessere ha radici ANTICHE, dove basi con due anime diverse cercano una convivenza, nello stesso momento che rimestatori nascosti (e nemmeno tanto!!!) nei lontani palazzi cercano costantemente non una convivenza ma una predominanza della propria anima di provenienza a scapito dell’altra!
Qualcuno la deve smettere di venderci ipocritamente un’unità possibile, e contemporaneamente allargare il solco della disuguaglianza.
Chi fa questo gioco sott’acqua, deve essere (in nome di una possibile convivenza) allontanato dalle poltrone alte del partito!
Perché in queste condizioni ’impossibilità ad una serena convivenza delle due anime del nostro partito, continuando a fomentare egemonie personali, diverrà un peso insostenibile!
Se questo è il peso che dobbiamo continuare a trasportare, allora è meglio per tutti liberarsene …. DEFINITIVAMENTE!
Quanto è accaduto durante l'elezione del presidente della repubblica ha del vergognoso!!!
È il minimo sindacale pretendere di conoscere ad uno ad uno, chi, dopo un'acclamazione, ha, nel segreto del voto, impallinato PRODI.
La faccia va messa .... sempre!
E i 101 (e forse più) devono dichiararsi apertamente, altrimenti la credibilità dei nostri parlamentari è DEFINITIVAMENTE compromessa, anche di quei parlamentari che non c’entrano nulla!
Un eletto (specie se passato dalle parlamentarie, e quindi con un elettorato di chiaro riferimento), ha il dovere di far conoscere le sue votazioni.
Altrimenti l'elettore che fa? Si deve solo fidare? Anche in questi casi?
Questo della votazione segreta, comunque e a prescindere dall’accaduto, è uno sconcio che deve finire.
Vorrei che i nostri rappresentanti inizino l'iter per eliminare dai regolamenti delle camere, la norma sul voto segreto. Io voglio sapere cosa fanno i miei eletti!
Intendiamoci, se è giusta la libertà dell'eletto di eseguire il suo operato senza vincoli di mandato, è altrettanto sacrosanto il diritto dell'elettore a conoscere con chiarezza l'operato dell'eletto, senza che quest'ultimo possa nascondersi con vigliacchi agguati nel segreto dell'urna.
Altrimenti il rispetto dovuto all'elettore dov'è? Qualcuno dovrà dargliene conto..... NO????
Ho sentito qualcuno durante l’assemblea (di pochi intimi) accennare agli errori di Bersani.
Sono d’accordo, Bersani ha commesso errori, e lo dimostra il fatto che si è dimesso, accollandosi, come un vero capo fa, tutte le colpe della sua organizzazione.
Ma quanto è accaduto durante il voto per la presidenza della repubblica, ha lo zampino non solo di Bersani, ma di tutta la segreteria e della direzione nazionale!
Ma a dimettersi è stato solo Bersani ……. chiediamoci perché nessun altro ha sentito l’obbligo morale e politico di Assumersi la responsabilità di scelte comunque comuni?
Come mai tra 230 componenti tra segreteria – presidenza – direzione nazionale, soltanto 2 (Bersani e Bindi) hanno sentito il peso di scelte non condivise?
E gli altri cosa fanno, probabilmente tutti ammantati da novella verginità, compongono e sostengono sia le scelte non condivise che il governo attuale?
Allora Bersani è un capro espiatorio, ed è sufficiente la sua eliminazione per mettere tutto nel dimenticatoio politico!
Abbiamo trovato a chi addossare tutte le colpe, ed è perfettamente inutile che altri si sgualciscano la cravatta!
Una sola considerazione  ad un simile atteggiamento …….. È IGNOBILE!
Ho sentito anche chi, più o meno sommessamente, criticava il comportamento dei dissidenti, chi facendo dei distinguo e chi senza neppure farne.
Ebbene io sono con coloro che fanno il distinguo tra i dissidenti alla scelta di Marini, e i traditori della scelta di Prodi.
La scelta di Marini è stata fatta senza sentire PRIMA la base dei grandi elettori, e non ci si poteva aspettare una convergenza imposta.
Ma questa divergenza sul nome di Marini, è stata palesata chiaramente dai dissidenti durante la riunione; quindi nessuno può essere chiamato traditore.
Mentre l’acclamazione (per ben due volte) al nome di Prodi, impegnava i nostri rappresentanti alla compattezza.
Chi ha impallinato Prodi, È SI UN TRADITORE!
Quello che però non capisco è come mai nel giustificare la propria dissidenza alla candidatura di Marini, non giustifica la dissidenza di Pippo Civati, anch’egli dissidente APERTAMENTE , sia su Marini, sia sul governo Letta!
Ci possono essere forse due dissidenze, una accettabile (forse perché se ne fa parte), e un’altra NO?
È evidente che non sono per la “militanza a prescindere”! Vorrò sempre mantenere la mia libertà, e quindi logico per me accettare quella altrui.
E veniamo al modo in cui si e' giunti ad un governo.
Io (e tanti altri come me) già dalle primarie avevano scelto una linea che diceva "mai con Berlusconi" e una coalizione con SEL.
Oggi ci troviamo ad aver visto tradito questo impegno. Qualcuno ci ha messo meno di 12 ore per portarci in un governo politico con Berlusconi e a sfasciare l'alleanza con SEL.
E non diciamo vi prego, che e' il grave momento di crisi ad obbligarci , perché la crisi non e' di ieri, c'era già durante la campagna elettorale.
Se proprio non c’era altra soluzione, ebbene bisognava accettare Si un governo ampio,  del presidente, NON POLITICO, come l’attuale.
Un governo senza la presidenza politica al PD, e con pochi punti da sviluppare in 6 mesi, a cui si sarebbe dato appoggio, senza esserne i fautori politici, come l’attuale compagine ci marchia.
E questo sarà il marchio che avremo sempre; coloro che hanno fatto un governo POLITICO con il PDL di Berlusconi, il quale ci ha in pugno, e si prenderà tutti i meriti, imputando a noi tutti gli eventuali errori e i provvedimenti “sporchi”.
Ci troviamo con il PDL ... per scelta di chi?
Chi ha cambiato la rotta data dall'elettorato, senza richiederlo all'elettorato?
E chi lo ha fatto, si permette anche di promettere espulsioni a chi CON LIMPIDEZZA dissente? (es. Pippo Civati)?
Ma come ……. minacciamo chi ha il coraggio di esprime le sue opinioni (e prescindo dal fatto che siano condivisibili o meno), e nulla si fa per chi lavora sott’acqua per propri interessi personali?????
È questo il Partito Democratico che vogliamo? Perché se è questo, allora si che molti tesserati rivedranno la loro appartenenza!
Rimane comunque il problema che quanto è accaduto non potrà, da me e da rappresentanti di circolo, essere spiegato facilmente agli iscritti.
Chi mi aiuterà nella campagna tesseramento a spiegare questo bailamme? (Tesseramento che a seguire il malcontento che si sente, spero sia il più tardi possibile).
Penso infine che la direzione nazionale TUTTA debba dimettersi, ed indire un congresso, dove poter sentire la voce degli iscritti, quelli che si sentono traditi da una scelta che non era nel programma elettorale.
Meglio sarebbe stato andare in minoranza, ma puliti, piuttosto che in una maggioranza sporca.
F.to Dima

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