21.12.06

ESISTE UN SISTEMA ANTI EVASORE ????


ESISTE UN SISTEMA ANTI EVASORE ????

Tutti ci affanniamo a parlare di evasione, dando ognuno la nostra versione dei fatti.

Una delle versioni più cavalcate è “MENO TASSE PER TUTTI = MENO EVASIONE”
Questa visione cozza però con alcuni principi ed alcune statistiche.

  • Alcuni paesi con noi confinanti, hanno una pressione fiscale quasi identica alla nostra, eppure non presentano i livelli di evasione fiscale Italiano. (Questa per me è già sufficiente per affermare che non è vero che se abbassi le imposte, tutti le pagano, negli altri paesi , sono alte e le pagano lo stesso.)

  • Nei momenti di minore pressione fiscale, l’evasione era sempre percentualmente uguale.

  • Nel quinquennio Berlusconi la pressione fiscale è diminuita, ma è aumentato il sommerso.

Quindi non è un problema di pressione fiscale ma è una questione di cultura.
Anche se abbasso le imposte, l’evasore non aumenta il suo apporto.

Ergo bisogna trovare un’altra strada.

Lo Stato per il suo sostentamento, ha principalmente 2 strade :

· Le imposte dirette
· le imposte indirette.

Le imposte dirette hanno 3 possibilità di ingressi:

1. il reddito imponibile delle imprese
2. il reddito imponibile degli utenti finali (leggi cittadini)
3. il reddito imponibile di ambedue.

Il reddito imponibile delle imprese, nasce dalla differenza tra quanto si acquista e quanto si vende; è cioè il valore di vendita detratte tutte le spese dell’impresa.

Il reddito imponibile dei utenti finali (leggi cittadini comuni) è “normalmente” lo stipendio; è cioè il reddito lordo, detratte alcune minime spese e carichi familiari.
Si tenga conto che normalmente, quanto si deduce dall’imposta lorda è circa il 25%.

Ora se consideriamo una quota di “evasione” nella categoria delle imprese, sembra quasi naturale dire “facciamo dedurre agli utenti finali tutte le spese e così portiamo a galla l’evasione”.
Se così si facesse, dato che il risparmio medio per gli utenti finali, (e a volte non più vero) è di circa 1/12 di reddito l’anno, vuole dire che tutto il resto del reddito l’utente finale lo spende; se deducesse tutte queste spese, avremmo SI un vantaggio per gli utenti finali che si vedrebbero aumentare la loro incidenza media di detrazioni da 25% a 95%, ma per lo Stato vorrebbe dire “perdere” quasi la totalità delle imposte derivanti dal punto 2.

Per poter perdere le imposte derivanti dal punto 2, dovrebbe aumentare le imposte derivanti dal punto 1 e le imposte indirette.

Con quale risultato ?

1. Scompare SI l’evasione fiscale
2. perde un ingresso di denaro proveniente dagli utenti finali
3. frena lo sviluppo delle aziende perché più tassate.
4. utilizzare la tipologia d’imposta più iniqua (quella indiretta) che colpisce a prescindere dal reddito.

Il guadagno per lo Stato rimane solo sull’IVA, che oggi, in effetti, paga l’utente finale (è l’unico che non può dedurre gli acquisti).

Per ovviare a ad una perdita così elevata, lo Stato dovrebbe “SELETTIVAMENTE” concedere, la detrazione delle spese, solo quelle provenienti da tipologie ove il rischio di evasione è più alto.

Il perché non farlo su tutte le spese, è anche confortato dal fatto che alcune categorie (vedi esempio i supermercati) presentano un più basso rischio di evasione, poiché già emettono lo scontrino fiscale “normalmente”.
Altre categorie che emettono lo scontrino fiscale e questo è utilizzato come data di partenza per la garanzia sull’acquisto.

Quindi se ad esempio, si evidenziasse nella categoria “VENDITORI DI LAMETTE DA BARBA” un’alta percentuale di evasione, ebbene gli acquisti da tale categoria diverrebbero deducibili.

Esiste una rilevazione ISTAT delle categorie più soggette ad evasione.

Certo questo discorso scontenta i più, poiché è come affermare che ci sono categorie di evasori…… ma le statistiche non nascondono nulla.

Facciamo un esempio di evasione........
(non ce l'ho con gli idraulici..... e solo un esempio)
Se cambi un rubinetto di casa e l'impiantista ti fa TUTTO senza fattura
1. la sua manodopera è in nero............
2. anche il rubinetto è in nero..............

Ma questo vuole dire che:
· se può venderti un rubinetto un nero,lo HA COMPRATO in nero..... (da un grossista)
· ma se il grossista lo ha venduto in nero, lo HA COMPRATO in nero...(dal produttore)

quindi:
· il 1° evasore è ..........il produttore......
· il 2° evasore è ..........il grossista........
· il 3° evasore è ..........l'impiantista.. ....

Ergo, vanno catalogate tutte quelle categorie che possono venderti "merce" e/o + manodopera e/o servizi senza farti fattura, perché è lì che si annida la maggior parte dell'evasione....
L'evasione della manodopera da parte di un impiantista ha 1 solo evasore .... l'impiantista. Quando è presente anche merce, gli evasori sono tutta la filiera dei passaggi di merce.

Se si adotta un sistema simile nelle categorie che evadono, lo Stato ha un guadagno (e l’utente finale anche); adottando invece questo metodo su tutte le categorie, lo Stato perde più di quanto perde attualmente con l’evasione.alice

Questo potrebbe essere uno dei metodi…………

2 commenti:

Anonimo ha detto...

concordo, ma ci sono metodi anche piu raffinati e te lo dice un evasore, che se non evadesse morirebbe di fame, ciao kinds

Unknown ha detto...

si pensa sempre che gli evasori siano gli artigiani, i professionisti, i commercianti.... ma avete pensato che ci sono circa 2 milioni di dipendenti pubblici che evadono le tasse?
mi spiego:
in Italia ci sono oltre 3 milioni di dipendenti pubblici, dei quali circa 2 milioni fanno il doppio lavoro, in nero o regolarmente autorizzato, e faccio un esempio: insegnanti, medici, titolari di cattedra universitaria, dipendenti comunali, provinciali, regionali, catastali, ecc.
tale doppio lavoro, permette una evasione fiscale notevole, inoltre produce un cattivo funzionamento di uffici pubblici, e qui è d’obbligo un esempio: un insegnante che il pomeriggio svolge la libera professione ove guadagna molto bene (non pagando le tasse in quanto può evadere il fisco rientrando già con lo stipendio ai minimi, e non pagando i contributi perché li paga lo Stato) 1) arriva la mattina a scuola stanco del lavoro del pomeriggio e quindi è demotivato e trasmette la propria apatia agli alunni, i quali a loro volta perdono la voglia di imparare, 2) fanno concorrenza sleale agli altri professionisti che pagano tasse e contributi, 3) rubano il lavoro agli altri, 4) evadono il fisco, 5) ecc.
quanto detto vale per ogni categoria pubblica.
A questo punto basta una legge: “chi lavora nel pubblico non può nel modo più assoluto avere il doppio lavoro, e chi viene scoperto perde immediatamente il lavoro pubblico”, automaticamente avremo in brevissimo tempo:
1) 2 milioni di posti di lavoro disponibili;
2) Un recupero di evasione fiscale che permetterà di pagare meglio i dipendenti pubblici;
3) Una maggiore efficienza delle attività pubbliche, in quanto i dipendenti avrebbero tempo di riposarsi, e di aggiornarsi diventando più professionali.