Sembra quasi inutile ribadire costantemente la mia avversità
a questo governo.
Ma, giorno per giorno, vedo l'immobilismo e la piattezza di
un'azione di governo che anche volendo usare il massimo della buona volontà
disponibile, ci si ritrova in uno sconforto totale.
Questo governo, nato già da un matrimonio che è da
considerare sacrilego, ma che avrebbe avuto una ragion d'essere se avesse
intrapreso quella strada che altri governi di larghe intese in altre nazioni
europee hanno intrapreso.
Se il nostro caro Letta ha preteso di chiamarlo "governo
di servizio" e non "governo di larghe intese", un motivo ci deve
pur essere!
I governi di larghe intese nascono per SOMMARE le proposte di
tutte le parti coinvolte e svilupparle TUTTE.
Si fa insieme quello che da soli non si riesce a fare.
Qui invece ci troviamo dinnanzi ad un governicchio che finora
ha calibrato col bilancino il suo operato, con l'unico obiettivo di non
disturbare più di quel tanto!
Si fa la tara tra quello che non si deve fare per non
disturbare il PDL e quello che non si vuole fare per non mettersi troppo in
cattiva luce, ecco che Letta e il suo governo sono condannati vita natural
durante all'immobilismo!
È il caso di ricordare le promesse più importanti di inizio
legislatura di Letta:
- non aumentare l'IVA
- piano pluriennale per il rilancio della ricerca
- abolizione delle province
- piano antievasione
- abolizione del finanziamento pubblico ai partiti
- reddito minimo per le famiglie bisognose
- riforma della politica
- spending review
- nuova legge elettorale
Ma tutte queste cose CHI LE HA VISTE?
- La prima non è avvenuta, grazie anche alla melina fatta con il PDL.
- In quanto ad abolire le province, l'amico Letta sembra proprio che non riesca a tenere sotto controllo neppure i suoi; dal momento che un emendamento nel decreto riguardante il femminicidio, accorcia il commissariamento delle province in scadenza di mandato al 31 dicembre 2013; con l'evidente conseguenza di vanificare il blocco delle nuove elezioni provinciale, che renderebbero più problematica poi la cancellazione delle province stesse.
- Avete visto un piano contro l'evasione? uno qualunque ... me ne basta uno qualunque! Parlo di qualcosa promesso dal governo Letta, poiché il redditometro è figlio del governo Monti....
- L'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti poi ......È una BUFALA COLOSSALE!!!! Non riuscite ad immaginare quanto mi dia fastidio dare ragione ai grillini, ma se hanno ragione! Ma a quanto pare il Partito Democratico ha scelto la vocazione di regalare tutte le migliori armi al M5S, invece di usarle in proprio per riconquistare un elettorato.
1) Il 2xmille dato dai cittadini volontariamente, NON può e NON deve essere integrato alla soglia, dalle casse dello stato se il donato non è sufficiente! questo è finanziamento pubblico!
2) se il cittadino non dona il 2xmille ai partiti, il non donato NON può e NON deve essere rispalmato dallo stato sui partiti, questo è finanziamento pubblico!
3) l'abolizione del finanziamento pubblico, porta poi ad elargire 227,5 milioni nei prossimi 3 anni ai partiti!
QUESTA È ABOLIZIONE? MA CI PRENDETE IN GIRO?
- Il reddito di sopravvivenza promesso, è stato risolto con 14€ (e neanche 14 .... per la verità, nda) e siamo a posto?
- Non oso parlare della promessa riforma della politica; il superamento del bicameralismo perfetto ...... l'istituzione del senato delle autonomie ..... MA CHI LE HA VISTE QUESTE COSE?
- Della spending review non c'è traccia nella legge di stabilità, se non un generico rimando alla sua formalizzazione nel 2015. Ma se c'è un minimo di vero in quello che ha detto Rizzo, e cioè che la spesa delle regioni dal 2000 al 2013 è aumentata di 245 miliardi, beh! un taglio ai conferimenti alle regioni mi sembrava quantomeno doveroso, in attesa di una spending review SERIA. E invece cosa si vede? 1,5 miliardi di tagli!!!!! ESAGERATI!
Mi sembra evidente che ci troviamo quindi
di fronte ad una compagine governativa votata a porre in atto il minimo
sindacale per ottenere una stiracchiata sopravvivenza, e non mettere in atto
nessuna coraggiosa riforma.
Ecco perché mi trovo in accordo con
PIPPO CIVATI (però cambi parrucchiere....), che questo governo non lo ha
votato.
F.to Dima
Nessun commento:
Posta un commento