Ho letto il tuo pensiero sulla direzione provinciale di venerdì 18 ottobre, Gianni Sanna, e non sono d'accordo.
Sembra quasi che ogni mia risposta sia in qualche modo contraria.
Eppure non sono un "contestatore a
prescindere".
Ma quello che chiami "una buona direzione
provinciale" mi ha lasciato stupefatto!
Stupefatto venerdì 18 ottobre, quasi più stupefatto
della "INFORMALE" direzione di venerdì 11 ottobre.
Per tutta la durata della discussione, mi sono
posto continuamente una domanda.
"ma questi hanno idea di quanto prendano sul
serio, gli iscritti, le loro beghe????
Ho come l'impressione che ci si eserciti in una palestra di potere così come fanno i grandi, ma ci si deve accontentare della "GUERRA DEI BOTTONI".
Io, di quel libro ricordo solo la citazione di La
Crique, riferita ai "grandi": "E dire che, quando saremo
adulti, diventeremo stupidi come loro".
Già mi trovo totalmente in disaccordo sul fatto che
si debba aspettare le calende greche per avere un congresso regionale, ma anche
accettando che il congresso regionale abbia una ragione nello spostarlo dopo le
elezioni regionali, mi pongo una serie di interrogativi, che non hanno trovato
risposte nella direzione del 11 (ovvero) 18 ottobre.
Il congresso è per un partito, il momento politico più importante; se c'è un problema grave di linea politica o di perdita delle elezioni, o di scelta di una nuova coalizione, ecco che si indice un congresso; tralascio volutamente il fatto che il nostro segretario regionale ha scelto la coalizione per le elezione del governatore della nostra regione, non sentendo il bisogno di chiedere a nessuno , sufficiente solo, a suo modo di concepire la collegialità nelle decisioni importanti, la direzione regionale.
Il resto del mondo PD della Sardegna ..... BÙÙÙÙÙÙ!
Ora, il nostro segretario regionale, a quanto pare,
non reputa la situazione del nostro partito in Sardegna tanto grave da arrivare
il più presto possibile ad un congresso, ma reputa tutte e 7 le segreterie
provinciali in condizioni tali da dover essere sottoposte ad una verifica, o
meglio ad una partecipazione condivisa che superi le attuali divisioni.
Ma scusate..... la segreteria regionale è
l'espressione compendiata delle segreterie provinciali ...... QUINDI!
Va posta una verifica simile anche sulla segreteria
regionale!
Lecito è porsi la domanda!
Il primo intervento (dopo l'introduzione del
segretario), in clima di fraterna collaborazione dice pressappoco così "o
si parla prima della segreteria unitaria, oppure non partecipo al voto per la
composizione della commissione congressuale".
E tanti saluti al "cerchiamo una soluzione
condivisa".
L'ultimo intervento (dopo le conclusioni del
segretario), in clima di ancor più fraterna collaborazione, dice pressappoco
così "o si lascia perdere la nomina della commissione congressuale e ci si
dedica alla composizione della segreteria unitaria, oppure usciamo dall'aula e
vi troverete senza numero legale".
Ed ancora saluti al "siamo qui per trovare una
soluzione ai nostri problemi".
Ma è giusto porre come ricattatoria condizione
l'inadempimento di un compito meramente burocratico (per favore non vendiamo
FUMO dando a questa commissione una veste ed un importanza politica che non
ha....) ad una verifica dell'unitarietà della segreteria provinciale, verifica
sia pur accettabile nei termini ma non nei modi?
A questo modo di leggere e trasgredire gli impegni
presi, viene in aiuto proprio una frase postata su facebook il 9 ottobre, dal nostro segretario regionale
Silvio Lai: "Quando ero piccolo c'era sempre chi portava il pallone
da calcio e se perdeva se lo portava via. Anche adesso mi capita di vedere cose
del genere tra gli adulti..." (una volta tanto, ci azzecca...)
Guardate, non me ne frega nulla da che parte stia
la ragione (ovvero la maggior parte della ragione, stante il fatto che nessuno
ha mai TOTALMENTE ragione).
Quello che mi pone disagio è la possibilità che,
rientrando nel mio piccolo circolo di paese, gli iscritti mi chiedano "che
novità ci porti dalla federazione provinciale???"
Cosa gli rispondo?
Qualcuno
potrebbe aiutarmi?
F.to
Dima
Un presente
alla direzione (non componente la direzione...)
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