È quantomeno sconcertante che
una chiamata della direzione provinciale per riflettere PRIMA di una direzione
regionale, onde poter portare il senso di disagio attuale della base, trovi una
sala quasi deserta.
Mi riferisco chiaramente
all’Assemblea Provinciale del PD di giovedì 2 Maggio a Oristano, che voleva
discutere della situazione politica attuale.
Eppure l’argomento era fortemente allettante!
Ma su 114 componenti tra direzione
provinciale,
segreteria, assemblea, eravamo presenti in non più di 20 (4 gatti insomma....).
Beh, le considerazioni che si
possono fare (aldilà di ogni benevola giustificazione per la data inconsueta) è
che ai più:
1.
L’attuale PD
nazionale è talmente lontano dalle linee politiche prefissate, che sarebbe
inutile qualunque tipo di dibattito.
2.
la situazione
politica attuale del PD va bene così, e non la vuole discutere con
chicchessia.
Ma torniamo all’ordine del giorno del 2 maggio.
Ciò che è accaduto, dalle primarie in poi, richiede
una riflessione critica.
Non dobbiamo, né possiamo, né
vogliamo accettare quanto è accaduto, così come fatti che appartengono ormai al
passato.
Né accettare tutte le
giustificazioni sentite, vorrebbe dire che, come i tifosi di calcio, il padrone
della squadra fa e disfa, mentre la tifoseria serve solo per fare da claque e
per l'abbonamento (ovvero il tesseramento).
Insomma dei porta vessilli che servono solo a dire
Si!!!
Io non voglio essere questo,
voglio spiegazioni plausibili e chiare; e spiegazioni plausibili e chiare non
ne ho sentite! Voglio conoscere i motivi veri, non quelli che mi si vuole
propinare a posteriori!
Non posso essere d’accordo
con chi vuole portarmi sulla strada dell “ORMAI È ACCADUTO …… GUARDIAMO AVANTI”
No, per meglio centrare un
obiettivo futuro, l’analisi del passato È IMPERATIVA (specialmente in questi
casi).
Né posso essere d’accordo con
chi vuole nascondere la testa sotto la sabbia, non accettando l’idea che il
malessere ha radici ANTICHE, dove basi con due anime diverse cercano una
convivenza, nello stesso momento che rimestatori nascosti (e nemmeno tanto!!!)
nei lontani palazzi cercano costantemente non una convivenza ma una
predominanza della propria anima di provenienza a scapito dell’altra!
Qualcuno la deve smettere di
venderci ipocritamente un’unità possibile, e contemporaneamente allargare il
solco della disuguaglianza.
Chi fa questo gioco
sott’acqua, deve essere (in nome di una possibile convivenza) allontanato dalle
poltrone alte del partito!
Perché in queste condizioni
’impossibilità ad una serena convivenza delle due anime del nostro partito,
continuando a fomentare egemonie personali, diverrà un peso insostenibile!
Se questo è il peso che
dobbiamo continuare a trasportare, allora è meglio per tutti liberarsene ….
DEFINITIVAMENTE!
Quanto è accaduto durante
l'elezione del presidente della repubblica ha del vergognoso!!!
È il minimo sindacale
pretendere di conoscere ad uno ad uno, chi, dopo un'acclamazione, ha, nel
segreto del voto, impallinato PRODI.
La faccia va messa .... sempre!
E i 101 (e forse più)
devono dichiararsi apertamente, altrimenti la credibilità dei nostri
parlamentari è DEFINITIVAMENTE compromessa, anche di quei parlamentari che non
c’entrano nulla!
Un eletto (specie se passato
dalle parlamentarie, e quindi con un elettorato di chiaro riferimento), ha il
dovere di far conoscere le sue votazioni.
Altrimenti l'elettore che fa? Si deve solo fidare? Anche
in questi casi?
Questo della votazione
segreta, comunque e a prescindere dall’accaduto, è uno sconcio che deve finire.
Vorrei che i nostri
rappresentanti inizino l'iter per eliminare dai regolamenti delle camere, la
norma sul voto segreto. Io voglio sapere cosa fanno i miei eletti!
Intendiamoci, se è giusta la
libertà dell'eletto di eseguire il suo operato senza vincoli di mandato, è
altrettanto sacrosanto il diritto dell'elettore a conoscere con chiarezza
l'operato dell'eletto, senza che quest'ultimo possa nascondersi con vigliacchi
agguati nel segreto dell'urna.
Altrimenti il rispetto dovuto
all'elettore dov'è? Qualcuno dovrà dargliene conto..... NO????
Ho sentito qualcuno durante
l’assemblea (di pochi intimi) accennare agli errori di Bersani.
Sono d’accordo, Bersani ha
commesso errori, e lo dimostra il fatto che si è dimesso, accollandosi, come un
vero capo fa, tutte le colpe della sua organizzazione.
Ma quanto è accaduto durante
il voto per la presidenza della repubblica, ha lo zampino non solo di Bersani,
ma di tutta la segreteria e della direzione nazionale!
Ma a dimettersi è stato solo
Bersani ……. chiediamoci perché nessun altro ha sentito l’obbligo morale e
politico di Assumersi la responsabilità di scelte comunque comuni?
Come mai tra 230 componenti
tra segreteria – presidenza – direzione nazionale, soltanto 2 (Bersani e Bindi)
hanno sentito il peso di scelte non condivise?
E gli altri cosa fanno,
probabilmente tutti ammantati da novella verginità, compongono e sostengono sia
le scelte non condivise che il governo attuale?
Allora Bersani è un capro
espiatorio, ed è sufficiente la sua eliminazione per mettere tutto nel
dimenticatoio politico!
Abbiamo trovato a chi
addossare tutte le colpe, ed è perfettamente inutile che altri si sgualciscano
la cravatta!
Una sola considerazione ad un simile atteggiamento …….. È IGNOBILE!
Ho sentito anche chi, più o
meno sommessamente, criticava il comportamento dei dissidenti, chi facendo dei
distinguo e chi senza neppure farne.
Ebbene io sono con coloro che
fanno il distinguo tra i dissidenti alla scelta di Marini, e i traditori della
scelta di Prodi.
La scelta di Marini è stata
fatta senza sentire PRIMA la base dei grandi elettori, e non ci si poteva
aspettare una convergenza imposta.
Ma questa divergenza sul nome
di Marini, è stata palesata chiaramente dai dissidenti durante la riunione;
quindi nessuno può essere chiamato traditore.
Mentre l’acclamazione (per
ben due volte) al nome di Prodi, impegnava i nostri rappresentanti alla
compattezza.
Chi ha impallinato Prodi, È
SI UN TRADITORE!
Quello che però non capisco è
come mai nel giustificare la propria dissidenza alla candidatura di Marini, non
giustifica la dissidenza di Pippo Civati, anch’egli dissidente APERTAMENTE ,
sia su Marini, sia sul governo Letta!
Ci possono essere forse due
dissidenze, una accettabile (forse perché se ne fa parte), e un’altra NO?
È evidente che non sono per
la “militanza a prescindere”! Vorrò sempre mantenere la mia libertà, e quindi
logico per me accettare quella altrui.
E veniamo al modo in cui si e' giunti ad un governo.
Io (e tanti altri come me) già
dalle primarie avevano scelto una linea che diceva "mai con Berlusconi"
e una coalizione con SEL.
Oggi ci troviamo ad aver
visto tradito questo impegno. Qualcuno ci ha messo meno di 12 ore per portarci
in un governo politico con Berlusconi e a sfasciare l'alleanza con SEL.
E non diciamo vi prego, che
e' il grave momento di crisi ad obbligarci , perché la crisi non e' di ieri,
c'era già durante la campagna elettorale.
Se proprio non c’era altra
soluzione, ebbene bisognava accettare Si un governo ampio, del presidente, NON POLITICO, come l’attuale.
Un governo senza la
presidenza politica al PD, e con pochi punti da sviluppare in 6 mesi, a cui si
sarebbe dato appoggio, senza esserne i fautori politici, come l’attuale
compagine ci marchia.
E questo sarà il marchio che
avremo sempre; coloro che hanno fatto un governo POLITICO con il PDL di
Berlusconi, il quale ci ha in pugno, e si prenderà tutti i meriti, imputando a
noi tutti gli eventuali errori e i provvedimenti “sporchi”.
Ci troviamo con il PDL ...
per scelta di chi?
Chi ha cambiato la rotta data dall'elettorato, senza richiederlo all'elettorato?
Chi ha cambiato la rotta data dall'elettorato, senza richiederlo all'elettorato?
E chi lo ha fatto, si
permette anche di promettere espulsioni a chi CON LIMPIDEZZA dissente? (es.
Pippo Civati)?
Ma come ……. minacciamo chi ha
il coraggio di esprime le sue opinioni (e prescindo dal fatto che siano
condivisibili o meno), e nulla si fa per chi lavora sott’acqua per propri
interessi personali?????
È questo il Partito
Democratico che vogliamo? Perché se è questo, allora si che molti tesserati
rivedranno la loro appartenenza!
Rimane comunque il problema
che quanto è accaduto non potrà, da me e da rappresentanti di circolo, essere
spiegato facilmente agli iscritti.
Chi mi aiuterà nella campagna
tesseramento a spiegare questo bailamme? (Tesseramento che a seguire il
malcontento che si sente, spero sia il più tardi possibile).
Penso infine che la direzione
nazionale TUTTA debba dimettersi, ed indire un congresso, dove poter sentire la
voce degli iscritti, quelli che si sentono traditi da una scelta che non era
nel programma elettorale.
Meglio sarebbe stato andare
in minoranza, ma puliti, piuttosto che in una maggioranza sporca.
F.to Dima
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