Certo atteggiamenti della maggioranza sono da discutere, e chi non li condivide, deve esternare la propria disapprovazione.
Questo però sempre nei modi
previsti dal consesso in cui ci si trova.
E a nulla vale portare a
giustificazione del proprio atteggiamento, che in passato qualcuno abbia usato
metodi simili, il mal comune non può essere mezzo gaudio.
Se i parlamentari del M5S
dichiarano che c'è un potere della maggioranza che non permette ala minoranza
di avere ragione su determinati argomenti parlamentari, ebbene bisogna
ricordare a questi simpaticoni, che la democrazia prevede che sia la maggioranza
a dirigere, e la minoranza a denunciare e opporsi.
E questo non vuole essere una
difesa della maggioranza; io sono in minoranza da sempre, a qualcuno può
sembrare che a me quasi quasi piaccia essere sempre in minoranza, figuriamoci
che sono in minoranza anche nel mio partito, il Partito Democratico!
Opporsi però va fatto con i sistemi che la
democrazia stessa ha nel suo seno.
Non facendo violenze al sistema,
perché queste farebbero cadere qualunque eventuale ragione della minoranza.
Ed ha un bel dire il vice
presidente della camera dei deputati, Alberto Di Majo, che il M5S agisce nel
parlamento non per distruggere ma per costruire, solo che la maggioranza non
gliene da la possibilità.
Questa è chiaramente una
fregnaccia.
Innanzitutto chi vuole costruire, DEVE ripeto .... DEVE
accettare che ci sia una maggioranza che non la pensa come lui.
In secondo luogo, se per caso
fossero i grillini in aggioranza, accetterebbero che la maggioranza bloccasse
qualunque lavoro parlamentare?
Ma poi, come fa un movimento a parlare di diritti della minoranza, se
alla prima occasione di non allineamento ideologico di uno qualunque dei suoi
rappresentanti, lo espelle?
Ora anche nei più piccoli circoli
ricreativi di paese, dove esiste una possibilità di porre ai voti una scelta, la maggioranza
porta avanti la scelta, e la minoranza, dopo le giuste e motivate opposizioni,
DEVE .....ripeto ...... DEVE accettare che la scelta della maggioranza; quando
sarà lui maggioranza, la democrazia gli darà lo stesso diritto.
E veniamo al linciaggio mediatico.
È proponibile, secondo una regola
di educazione che non vedo per quale motivo vada messa in discussione, che il
disaccordo con le posizioni di qualcuno, questo qualcuno aiutato da un
programma che immette su Twitter centinaia di cinguetti (come se fossero veri),
ed altrettanto su facebook e sul blog di Grillo, ha il diritto di massacrare
mediaticamente chi non è in accordo con lui, e massacrarlo fino ad oltrepassare
i limiti penali della persecuzione?
Ma anche moralmente, ve la
sentite di accettare le stesse "signorili" frasi che gli attivi sul
web riservano alle donne, accettarle per le vostre mamme ..... sorelle .....
mogli ..... fidanzate?
E che Grillo non ci venga a dire
che lui non ne è responsabile, perché esiste anche il reato di istigazione.
Sorvolo sul fatto IGNOBILE che di
tale pratica, il proprietario del blog accusa ricevuta di pagamento, per cui ha
tutta la convenienza ad aizzare, perché le centinaia di risposte BECERE
ingrassano il suo portafoglio.
E mi rivolgo ora a quanti hanno
votato il M5S alle politiche del febbraio 2013, sperando in una svolta, svolta
che non vedevano nei vecchi partiti.
Era questo che cercavate?
Un manipolo di ultras che la
domenica fanno casino E SOLO CASINO negli stadi e nei giorni feriali
trasferiscono la stessa cosa in parlamento?
Vi rendete conto che la denuncia
di fatti, di per sé non è conclusiva e neppure utile?
Vi rendete conto che va si bene
denunciare, ma poi serve che chi denuncia, una volta seduto sugli scranni del
potere, FACCIA?
E, per effetto di una democrazia,
deve fare assieme a coloro che, gli piaccia o no, rappresentano altri cittadini.
Perché, cari grillini, non siete
voi a rappresentare tutti i cittadini! Voi ne rappresentate solo una parte!
Avete il dovere di portare avanti
le vostre denunce, nel rispetto di chi porta avanti altro, poiché (a voi sembra
strano) anche loro rappresentano una bella fetta di cittadini.
C'è già stato in passato chi, pur
minoritario, ha deciso che chi rappresentava la maggioranza dei cittadini, non
aveva il diritto di governare ....... 1922 - 1943, (dategli voi il nome). Con buona pace del sig. Alessandro Di Battista.
F.to
Dima
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